Sono ormai sette mesi che non scrivo su questo blog, e non sono pochi: non ho nemmeno stilato l’annuale classifica di fine Stagione (compito al quale probabilmente ottempererò nel futuro prossimo). Come mai, vi chiederete (o forse no)?
Beh, non è la prima volta che mi prendo una pausa dalle pagine del Cinemalato: accadde già nel lontano 2015, per un periodo di tempo decisamente più breve (circa tre mesi). La motivazione, tuttavia, è identica: la scorsa Stagione cinematografica è stata talmente fiacca, talmente priva di punti di interesse (per la prima volta da quando ho aperto questo blog non ho assegnato nemmeno un “9 – filmone”, e i film meritevoli di un “8 – gioiellino” sono stati appena quattro – Animali Notturni, Moonlight, La Battaglia Di Hacksaw Ridge, e – in parte – Silence), da farmi perdere ogni volontà critica.
Il preambolo può apparire fuori luogo, ma è in realtà fondamentale per capire questa mia nuova pagina di critica scritta dopo così tanto tempo. Perché, come già anticipo, Madre! è pellicola che si prende un voto insufficiente: le sue grottesche immagini di accanimento, deturpazione, violenza (sia fisica che mentale) mi hanno turbato nel profondo (facendomi sinceramente pensare ad un certo “compiacersi” dello psicanalitico Aronofsky nel contemplare la sua resa luciferina di certe turbe psichiche); l’infernale resoconto allegorico della vicenda Cristiana – piegata ad incarnarsi in una Madonna umanizzata al limite della blasfemia, capace di provare gelosia ed egoismo per amore (minuscolo, perché carnale e fisico) verso quel Dio che è suo Padre e suo Figlio al contempo – è una scelta tanto estrema che mi ha portato a domandarmi più volte, esterrefatto, “perché, o Darren, hai voluto intraprendere una simile strada narrativa?”, senza trovare una risposta adeguata (mi pare materia sin troppo delicata e complessa per volerne fare una selezione di fatti narrati molto schematica e basilare, quasi a livello “catechismo”).
Ma è proprio questo il paradossale motivo per cui Madre! è pellicola che consiglio e stra-consiglio a tutti i cineamatori: perché mi ha lasciato sconvolto per la propria mostruosità estrema, perché mi ha portato ad interrogarmi più e più volte (pur senza risposte certe) sulle sue intenzioni e significati, perché – insomma – mi ha accompagnato ben oltre il limite fisico della sua proiezione. Ed era veramente tanto (almeno da due Stagioni) che non mi sentivo così squassato interiormente.
Qui lo dico e qui lo nego: non vi aspettate che il voto rimanga invariato, perché pellicole del genere non possono essere liquidate dopo una singola visione. Chissà che Madre! non diventi il primo “5 – insufficiente” a raggiungere la “Top20 – parte alta” del Cinemalato. Nel frattempo, bentornati a voi che mi avete aspettato in tutti questi mesi di assenza, e benvenuta alla Stagione cinematografica 2017/2018 – sperando che possa continuare a bombardarci con simili emozioni.
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